I valori aggiunti del Judo

Quando lo sport insegna rispetto e modestia per migliorare se stessi e gli altri

Parlando di sport si pensa di solito a tutto ciò che riempie gli stadi ed occupa buona parte delle cronache dei giornali o delle trasmissioni televisive sportive. Esistono però discipline per non professionisti, attorno alle quali non gira per fortuna il denaro e dove l’interesse mediatico si limita di conseguenza  ai soli risultati di alto livello, se non a quelli ottenuti nella grande vetrina olimpica. Fra queste, nel comprensorio vittoriese si distingue in particolare il Judo Vittorio Veneto,  non solo per i brillanti risultati sportivi nazionali ed internazionali ottenuti, ma soprattutto per il valore formativo ed educativo che la scuola del palasport accanto alle piscine comunali è riuscita a portare avanti con successo da quasi quarant’anni. Il tempo è infatti il miglior parametro per valutare la bontà dei risultati  prodotti e nel caso del Judo Vittorio Veneto le verifiche possono contare ormai su migliaia di praticanti distribuiti fra un un paio di generazioni. Visti i tanti riferimenti del paziente lavoro educativo e formativo svolto, qualche domanda proviamo a questo punto farla a Gianpietro Vascellari, da sempre “anima” del Judo Vittorio Veneto. Senta Maestro, visto che stiamo parlando di uno sport nato nel lontano oriente, quali difficoltà ha incontrato insegnandolo per una vita nel vittoriese ? “Beh, specialmente all’inizio non è stato facile. Pochi conoscevano infatti il Judo e chi ne aveva sentito parlare lo confondeva con le tante arti marziali da combattimento viste nei film e completamente diverse da questa disciplina. Far capire l’ essenza formativa educativa e non violenta che si accompagnava al Judo è stata quindi la prima e non facile difficoltà da superare.”  Ma com’è riuscito a far capire la diversità e soprattutto la bontà del “progetto Judo”? “Molto semplicemente con l’esempio e l’ efficacia dei risultati ottenuti. Pur vivendo nell’era della comunicazione, non mi sono infatti mai affidato ad un facile marketing ma al più semplice passa parola tra genitori o allievi, con un lavoro di diffusione basato sulla sola bontà dei concreti risultati ottenuti.” Ma tanto impegno ha poi dato i frutti sperati?  “Diciamo che i risultati sono stati sicuramente superiori alle aspettative. Sul progetto educativo non avevo dubbi ed in questo mi è stata d’aiuto l’ esperienza lavorativa come insegnante nelle scuole medie. L’ attività svolta al Judo Vittorio Veneto è infatti il risultato dell’ insolita fusione tra modelli educativi occidentali a noi noti, ed il meglio di quelli orientali. Ciò che invece non mi sarei aspettato, è che servendomi del Judo per formare e far crescere nel migliore dei modi dei giovani, sono riuscito a coltivare anche molti talenti sportivi capaci di arrivare fino ai livelli mondiali.”  Ma quali sono i principali valori educativi sui quali si basa la sua quotidiana attività coi giovani?  ” Innanzitutto il rispetto di tutto e tutti, a cominciare da se stessi e dall’ambiente in cui si vive, per continuare con le persone che ci stanno accanto senza alcuna discriminante. Il diverso da noi ci può infatti solo arricchire e contribuisce a farci crescere. Da anni ad esempio, stiamo collaborando con gli ospiti del Piccolo Rifugio in un progetto educativo sull’Aikido (altra disciplina da noi praticata) capace di riscuotere un successo tale da ottenere il riconoscimento del ministero delle pari opportunità. Non possiamo poi dimenticare la gara internazionale che il Judo Vittorio Veneto organizza ormai da 26 anni e dove un centinaio di famiglie vittoriesi si mettono a disposizione per organizzare il più grande evento sportivo di Judo del nostro paese, ospitando nel contempo atleti da qualsiasi parte del mondo provengano.  Insomma, penso che la miglior definizione del Judo Vittorio Veneto l’abbia data di recente un dirigente nazionale del CONI, dicendo che più di un’Associazione Sportiva nel nostro caso sia meglio parlare di una vera e propria comunità.” Bene Maestro, sembra anche a noi che questa sia la miglior definizione per concludere una chiaccherata dove abbiamo scoperto un’esperienza sportiva capace di aggiungere valore ai già tanti valori dello sport.

Leave a comment

Your email address will not be published.