La fortuna di fare Judo

Considerazioni del Maestro Gianpietro Vascellari sulla sua esperienza al Judo Vittorio Veneto

Ci sono molti modi di affrontare i problemi della vita quotidiana. CíË chi li affronta in modo competente, ma freddo e distaccato, quasi non lo riguardassero. Altri si pongono mille dubbi e prima di decidere sono attraversati da altrettanti ripensamenti. CíË poi líentusiasta, che si butta a capofitto in tutte le idee che gli passano per la mente, pur di risolvere nel migliore dei modi ciÚ che deve fare. Vi sono poi gli esecutori, che non si chiedono mai il perchÈ delle cose, limitandosi ad eseguire i compiti, senza andare oltre neanche di una virgola. Tanti sono invece gli interessati, che si muovono solo sulla base di calcolati ritorni personali. Altri ancora sono bravi e capaci ma tendono ad impegnarsi nelle sole cose che gli piacciono, scartando a priori i problemi che li porterebbero fuori dalla stanza dei giochi. Ci sono infine i sentimentali, per i quali il rapporto affettivo Ë alla base di tutto. Questi sono generalmente staccati dagli interessi personali, tanto da sacrificare spesso i loro per risolvere i problemi altrui. Fra tutti esistono poi i gruppi misti, dove le caratteristiche di chi affronta i problemi sono pi˘ sfumate e tendono a sovrapporsi tra diverse tipologie. Anche il mondo dello sport non sfugge a tali orientamenti e per capirlo basta guardarsi attorno. Come nella scuola, dove certe materie non piacciono solo perchÈ líinsegnante non sa farle amare, esistono sport bellissimi resi purtroppo indigesti solo da chi li insegna. Tutto quindi ruota attorno al fattore umano, soprattutto nel mondo dello sport, dove spesso chi lo pratica o lo insegna, confonde la prestazione con la crescita dellíindividuo. Da questo punto di vista io mi ritengo fortunato, perchÈ nella vita ho praticato ed insegnato uno sport che amo e ritengo veramente eccezionale. Il Judo non Ë infatti completo solo dal punto di vista fisico, ma Ë una vera e propria disciplina di vita. Accanto ad ogni possibile abilit‡ motoria, vengono infatti insegnati i rapporti e le regole di comportamento con tutto ciÚ che ci circonda, dalle persone alle cose, dallíambiente in cui si vive alla struttura sociale. Particolare attenzione viene posta alla crescita equilibrata del giovane, cercando soprattutto di aiutarlo a scoprire chi Ë, attraverso il superamento dei livelli tecnici del Judo corrispondenti alle fasi di crescita dellíindividuo. Col Judo, non si cresce infatti solo nel corpo, ma soprattutto nella mente, nel carattere e nella personalit‡ che viene stimolata ad entrare in sintonia con gli altri. Ecco perchÈ, riflettendo sulla felice esperienza vissuta dalle ormai migliaia di Judoka usciti dalla scuola Vittoriese e guardando alla via non sempre esemplare seguita da certi settori dello sport mi ritengo veramente fortunato.

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