Il Club vittoriese taglia il traguardo dei 20 anni ai primi posti nel Veneto, dei 30 anni del Torneo Internazionale di Judo, dei 40 anni al seguito del Maestro Vascellari e dei 50 anni dedicati da quest’ultimo al Judo.
Domenica 4 Giugno con inizio alle ore 16 il Judo Vittorio Veneto festeggerà presso il Palasport accanto alle piscine comunali una serie di traguardi che ben pochi possono dire di aver tagliato. Per prima cosa il Club vittoriese ha organizzato quest’anno la trentesima edizione della più affollata gara internazionale di Judo d’Italia. Il traguardo è stato oltretutto raggiunto in splendida forma, visto che su oltre 2.000 atleti di 18 diverse nazionalità il Judo Vittorio Veneto si è classificato per l’ occasione al primo posto assoluto. Altro traguardo che verrà festeggiato è quello dei 40 anni trascorsi da quando il Maestro Gianpietro Vascellari ha preso in mano il Judo vittoriese (1977-2017) portandolo in un crescendo di risultati positivi, al primo posto nel Veneto da una ventina d’anni e tra le migliori Società sportive d’Italia. Il quarto traguardo è quello del cinquantesimo anno dedicato da quest’ultimo al Judo. Molti i commenti e le storie che si potrebbero raccontare seguendo tali percorsi, cominciando dal fatto che stiamo parlando della vita di migliaia di persone. A parte le centinaia di coppe e migliaia di medaglie vinte nel tempo, nella sede del Club non si sono infatti realizzati prodotti artigianali o qualsiasi altro oggetto, ma si sono costruite giorno dopo giorno un mare di esperienze di vita in grado di affiancare nella crescita altrettante migliaia di giovani. Intere generazioni sono infatti passate per la palestra di Judo del Palasport vittoriese, formandosi nel carattere e nei valori che oggi li accompagnano felicemente nella vita. Fra questi ben 115 sono diventati cinture nere, mentre altre centinaia hanno raggiunto i più alti livelli sportivi nazionali ed internazionali sia in campo europeo che mondiale. Insomma il Judo Vittorio Veneto nell’ormai lunga storia che lo accompagna ha lasciato un segno indelebile non solo nello sport ma soprattutto nel cuore delle migliaia di persone che hanno avuto modo di frequentare la “palestra di vita” del palasport vittoriese.
