Judo Vittorio Vittorio da record: vinte 10 medaglie Nazionali ed internazionali in soli 3 mesi

La societ‡ del Palasport oltre ad essere leader nel Veneto da pi˘ di 3 quadrienni Olimpici Ë riuscita negli ultimi mesi ad ottenere un ulteriore record fra le tante attivit‡ sportive del comprensorio Vittoriese.

Di bilanci positivi per l’attivit‡ agonistica del Judo Vittorio Veneto si potrebbe riempire un intera pagina. Basti pensare alle 80 medaglie nazionali o internazionali “pesanti” in termini di difficolt‡ e prestigio vinte dal Club del Palasport, oppure alle oltre 70 cinture nere uscite dalla scuola del Maestro Gianpietro Vascellari, fra cui spiccano numerosi campioni di Judo ad ogni livello, per capire lo “spessore” della dinamica Societ‡ Vittoriese.

Quanti sono infatti i Club Veneti che possono vantare una “leadership” regionale ininterrotta da ben tre quadrienni Olimpici? Quali Societ‡ organizzano ormai da un ventennio competizioni di livello Internazionale come l’affollato “Torneo di Judo Citt‡ di Vittorio Veneto”? La risposta Ë sempre la stessa e ci riporta al Club di Judo del Palasport Vittoriese. Difficile quindi superare tali traguardi se non per lo stesso Judo Vittorio Veneto che in questo periodo ha veramente superato sÈ stesso con un vero e proprio record di vittorie.

In soli tre mesi si il Club Vittoriese Ë infatti riuscito a collezionare ben 10 medaglie Nazionali ed Internazionali a cui volendo si potrebbe aggiungere l’undicesima, vinta dal Campione Italiano Dimitri Spagnulo nella recente trasferta a Prato con la squadra della Nazionale Esordienti. Non stiamo quindi parlando dei tanti e pur sempre difficili risultati ottenuti nei Tornei e gare in Italia o all’estero, ma di medaglie “ufficiali” vinte con la Federazione Italiana Judo FIJLKAM in finali Nazionali di Campionato Italiano o all’estero con la Nazionale Italiana. Record quindi non solo Veneto, ma probabilmente anche trasversale a tante attivit‡ sportive del Comprensorio Vittoriese.

Cosa volere di pi˘? “Niente” ci risponde il Maestro Gianpietro Vascellari “se non ricordare che nessuna vittoria Ë regalata, ma rappresenta il risultato di un percorso lungo e difficile nel quale l’atleta v‡ seguito passo per passo e anno dopo anno senza dare per scontato nulla. Non dobbiamo infine scordare che la crescita agonistica, almeno nel Judo, non deve essere mai un fine ma un mezzo attraverso cui migliorare, crescere e maturare come persona.

Se si insegue invece il risultato fine a se stesso, conclusa l’et‡ delle gare resta infatti il vuoto. Se invece l’agonismo Ë stato vissuto come mezzo per crescere, alla fine dell’esperienza ci si ritrover‡ maturi e pronti per affrontare la vita”.

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