Una storia ormai lunga un quarto di secolo, per un Torneo in continua crescita
Il tempo, con buona pace del grande Einstein, è l’unica cosa che trascorre e passa senza che niente o nessuno possa modificarlo.
Tutto nasce, cambia, si evolve e muore, ma il tempo rimane sempre lì a scorrere inesorabile con o senza orologi. Possiamo solo misurarlo e valutare se l’abbiamo impiegato bene o male, ma non riusciamo ad allungarlo o accorciarlo come spesso vorremmo fare.
Il tempo passa indifferente su tutto e tutti. Passa per un giovane che cresce sui Tatami e passa per un Torneo di Judo, che dopo 25 anni è ormai maturato tanto da poter raccontare una storia fatta di migliaia di Judoka.
Una storia di giovani, cresciuti tanto da essere oggi padri di famiglia, con figli che al loro volta praticano Judo. Una storia iniziata con tre Tatami ed arrivata ad otto aree di competizione. Una storia partita coi soli atleti del nord-est d’Italia, per arrivare agli oltre 2000 Judoka di 15 diverse nazionalità.
Una storia annunciata da pochi manifesti iniziali ed arrivata ad essere seguita da oltre 10.000 spettatori. Una storia con una visibilità che le reti televisive ed internet hanno triplicato a livello nazionale ed internazionale.
Una storia che da più di vent’ anni racconta l’ ospitalità e l’ accoglienza delle famiglie vittoriesi per atleti di ogni nazionalità, lingua, religione e cultura.
Insomma una storia che come insegna il Judo è riuscita a crescere e far crescere intere generazioni, adeguandosi ai tempi e migliorando anno dopo anno fino a spegnere oggi ed in piena salute la venticinquesima candelina.