A Pordenone, il Judo Vittorio Veneto vince il primo e secondo posto con due coppie di atleti alla loro prima gara.
Uno degli aspetti che rendono il Judo diverso da tanti altri sport è quello di essere poliedrico. Questo sport, permette infatti non solo una crescita equilibrata del corpo come della mente, ma offre anche la possibilità di apprendere una formidabile metodica di difesa personale, accompagnata dai vantaggi di essere sport olimpico. Di solito infatti, l’ agonismo è l’aspetto più conosciuto del Judo anche se non tutti sanno che in tale sport ci sono più forme di gara. Nel Judo in effetti esistono due tipi di competizioni. C’è il più conosciuto incontro individuale oppure a squadre e la gara di Judo Katà. Ma cosa sarà mai questo Katà ? Letteralmente significa “forma fondamentale” ovvero modello da seguire per imparare e trasmettere nel tempo i principi tecnici di questo sport. Detto così sembra facile, mentre in realtà non è assolutamente semplice eseguire alla perfezione una serie di tecniche curate in ogni più piccolo dettaglio. Anche se poco conosciuta, questa forma agonistica è però già molto diffusa e conta risultati di primo piano anche in campo internazionale. Di recente, tanto per citare un esempio, l’ Italia ha conquistato con due atleti fra l’altro Veneti, un terzo posto nel Campionato mondiale di Katà svoltosi a Tokyo. Tornando al Judo Vittorio Veneto, due coppie di Judoka ben preparati dal loro capace insegnante Fabio Tonon, hanno deciso di partecipare al Campionato Triveneto di Judo Katà, svoltosi di recente a Pordenone. Pur essendo alla loro prima gara, si sono però dimostrati così capaci e ben preparati, da arrivare alla fine tutti sul podio. La coppia composta da Massimo da Ros ed Andrea Bitto si è infatti classificata al primo posto, seguita sullo stesso podio dai secondi posti di Emiliano Maso e Mauro Benotto. Un risultato sicuramente ottimo e per certi aspetti anche insolito, visto che stiamo parlando di atleti alla loro prima gara di Katà.