Cento cinture nere al Judo Vittorio Veneto

Dopo le oltre 100 medaglie nazionali ed internazionali ed i 100 podi come Società, ecco arrivare il non facile record delle 100 cinture nere.

Conquistare la cintura nera è un po’ il sogno di tutti i Judoka, ma non è un percorso semplice. Si comincia infatti col grado più basso che parte della cintura bianca indossata dai principianti, per continuare con cinque gradi successivi sempre più impegnativi che ti portano fino alla cintura marrone, ultimo livello prima della cintura nera. Anche i tempi non sono brevi, perché basti pensare che se un giovane inizia a praticare Judo verso i sei anni, impiega mediamente 9-10 anni per raggiungere il prestigioso traguardo.  Insomma, chi riesce a raggiungere tale livello se l’è di certo meritato e sudato. Per ottenere la cintura nera si devono infatti superare mille difficoltà, col vantaggio non secondario che queste ti aiutano a crescere e maturare preparandoti alla vita. Se poi moltiplichiamo il lungo e difficile percorso per due, per dieci, per venti, per cinquanta e più volte, non è difficile rendersi conto di quanto sia  veramente difficile raggiungere l’ incredibile traguardo delle 100 cinture nere.  Ecco il motivo dei festeggiamenti nella palestra del Palasport vittoriese, per questo ennesimo record del Judo Vittorio Veneto che fa seguito alle oltre cento medaglie “pesanti” vinte in finali nazionali ed internazionali (tra cui 21 con la maglia azzurra) e gli oltre cento podi sui quali è salita la Società.  Ma chi sono gli atleti che hanno tagliato un traguardo così ambizioso? Sono ben quattro neo cinture nere Vittoriesi, che passeranno alla storia del Club per aver aver raggiunto il centesimo e prestigioso grado di Judo.   Emiliano Maso, Mauro Benotto, Massimo Da Ros ed Andrea Bitto, hanno infatti conquistato tutti assieme la cintura nera, superando in modo brillante l’ impegnativo esame finale. Soddisfazione quindi non solo per il Maestro Gianpietro Vascellari che li ha seguiti fin da giovanissimi, ma soprattutto per il loro attuale insegnante Fabio Tonon che è riuscito a prepararli in modo completo, accompagnandoli con ogni attenzione fino all’ultimo ed impegnativo passo.  Con questo, non è che il traguardo raggiunto segni la fine del loro percorso nel Judo.  Anzi il bello di questa disciplina comincia proprio dalla cintura nera, dove si comincia a studiare ed apprezzare un Judo più maturo e dove l’ orizzonte si allarga verso confini sempre nuovi, preparandoti così alla meta più importante: diventare “campioni nella vita”.

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