Piccoli Judoka pronti a diventare Grandi

A Possagno, incontro col sorriso per le giovani promesse del Judo Vittorio Veneto

Tutti gli sport sono ovviamente belli, perché consentono di crescere e condividere con gioia abilità fisiche che uniscono le persone al di là dei tanti steccati umani.

Quando si parla di Judo si entra però in un mondo del tutto particolare, che richiede una serie quindi le necessarie considerazioni per poter meglio capire di cosa si tratta. Questa disciplina è infatti composta da tanti aspetti diversi, che solo messi assieme come in un prisma possono dare l’idea di cosa si tratti.   Nel Judo troviamo infatti lo sport olimpico come la difesa personale.  Un’attività fisica quanto mai completa, affiancata allo studio del miglior uso dell’energia per ottenere il massimo risultato  col minimo sforzo. La ricerca della perfezione e dell’efficacia nei gesti, come l’istintivo movimento che precede il pensiero.  La disciplina di se stessi ed il massimo rispetto di tutto e tutti.  Lo studio dell’equilibrio fisico come di quello mentale. Il rispetto delle più semplice regole del vivere quotidiano come la ricerca dell’ armonia con gli altri.    Insomma questo sport possiede quella cosiddetta marcia in più che lo rende di certo “diverso” per non dire  affascinante.  Ecco perché al Judo Vittorio Veneto si preferisce parlare di scuola piuttosto che di palestra. Su questa via di crescita e miglioramento col sorriso, si sono svolti nella vicina Possagno, patria del grande Antonio Canova, i Giochi della Gioventù riservati alle fasce giovanili di questo sport. Fra i giovani del palasport vittoriese, erano presenti: Andrea Lucerna, Margherita Russotto, Andrea Burinotto, Francesco Favero, Lorenzo Giacomini, Alex Modolo, Leonardo Borsoi, Edoardo De Bettin, Ettore Gottardo, Andrea Andreetta, Marco Da Dalt, Angela De Nardi, Alessandro Rosin, Mattia Tesser, Jacopo Silvestrin, Leonardo Salvador e Nicola Zanette

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